Archivi tag: Re

IV Domenica dopo Pentecoste

«… apriamoci allo struggente amore di Dio …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo 22, 1-14

In quel tempo. Il Signore Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Catechesi di padre  Massimo di Domenica 16 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Matteo 22, 1-14.

2024-06-16_Domenica_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… l’abito della carità …».

Omelia di padre  Massimo di Domenica 16 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Matteo 22, 1-14.

2024-06-16_Domenica_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

 


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

Mercoledì della settimana della IV Domenica dopo il martirio di san Giovanni il precursore

san Vincenzo de’ Paoli

«… la parabola della nostra vita …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 19, 11-27

In quel tempo. Mentre stavano ad ascoltare queste cose, il Signore Gesù disse ancora una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”. Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”. Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».

Catechesi di padre  Massimo di Mercoledì 27 settembre  2023 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo del rito Ambrosiano –  Luca 19, 11-27.

2023-09-27_Mercoledi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

Martirio di san Giovanni il Precursore

«… limpida testimonianza …».

 Lettura del Vangelo secondo Marco 6, 17-29

In quel tempo. Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Catechesi di padre  Massimo di Martedi 29 agosto  2023 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Marco 6, 17-29.

2023-08-29_Martedi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… il prototipo del vero discepolo …».

Omelia di padre  Massimo di Mercoledi 30 agosto  2023 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Luca 7, 24b-27.

2023-08-29_Martedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

 


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

Giovedì della settimana dell’ultima Domenica dopo l’Epifania

 san Policarpo

«… è quando sei debole, che sei forte …».

Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 9b-13

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Catechesi di padre Massimo di Giovedì 23 febbraio  2023 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Marco 13, 9b-13.

2023-02-23_Giovedi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… a causa del mio nome …».

Omelia di padre Massimo di Giovedì 23 febbraio  2023 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Marco 13, 9b-13.

2023-02-23_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… Adorazione Eucaristica …».


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

IV Domenica di Avvento

L’ingresso del Messia

«… il compimento di tutte le promesse …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo 1, 1-9

In quel tempo. Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, il Signore Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».

Catechesi di padre Massimo di Domenica 04 dicembre 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 1, 1-9.

2022-12-04_Domenica_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… ci salva l’amore …».

Omelia di padre Massimo di Domenica 04 dicembre 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 1, 1-9.

2022-12-04_Domenica_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

 


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

Sabato della III settimana di Avvento

 san Francesco Saverio

«… ci ha perdonato tutto …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo 18, 21-35

In quel tempo. Pietro si avvicinò al Signore Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Catechesi di padre Massimo di Sabato 03 dicembre 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 18, 21-35.

2022-12-03_Sabato_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… venite a me …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo 11, 25-30

In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

Omelia di padre Massimo di Sabato 03 dicembre 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Romano – Matteo 11, 25-30.

2022-12-03_Sabato_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

Ora sesta – padre Massimo – 3° Sabato di Avvento – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Lettura del profeta Isaia 40, 1-11.

Lettura del profeta Isaia 40, 1-11

«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato». Una voce dice: «Grida», e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?». Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l’erba, il fiore appassisce quando soffia su di essi il vento del Signore. Veramente il popolo è come l’erba. Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».

 


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

Sabato della III settimana di Avvento

  san Giovanni Damasceno

«… debito d’amore …».

 Lettura del Vangelo secondo Matteo 18, 21-35

In quel tempo. Pietro si avvicinò al Signore Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Catechesi di padre Massimo di Sabato 04 dicembre 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Matteo 18, 21-35.

2021-12-04_Sabato_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… dimensione del perdono …».

Omelia di padre Massimo di Sabato 04 dicembre 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Matteo 18, 21-35.

2021-12-04_Sabato_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

Giovedì della settimana della IV Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

san Girolamo

«… illumina la nostra vita …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 19, 37-40

In quel tempo. Il Signore Gesù era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».

Catechesi di padre Massimo di Giovedì 30 settembre 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Luca 19, 37-40.

2021-09-30_Giovedi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… desiderare che tutti si salvino …».

Omelia di padre Massimo di Giovedì 30 settembre 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Luca 19, 37-40.

2021-09-30_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… Adorazione Eucaristica …».


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

IV Domenica dopo Pentecoste

«… la dimensione del cuore …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo 22, 1-14

In quel tempo. Il Signore Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andaròno chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Catechesi di padre Massimo di Domenica 20 giugno 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 22, 1-14.

2021-06-20_Domenica_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… molti sono i chiamati …».

Omelia di padre Massimo di Domenica 20 giugno 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 22, 1-14.

2021-06-20_Domenica_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather

Sabato della settimana della VI domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

  san Tommaso di Villanova

«… condonato …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo  18,23-35

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Catechesi di padre Massimo di Sabato 10 ottobre 2020 – dalla Parrocchia S. Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo  18,23-35.

2020-10-10_Sabato_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… l’eternità …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo  6, 1-4

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Omelia di padre Massimo di Sabato 10 ottobre 2020 – dalla Parrocchia S. Rita – Milano –  Vangelo  secondo Matteo  6, 1-4.

2020-10-10_Sabato_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3


Condividi con:
Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmailby feather