I bambini come Davide, con la cetra e con la fionda contro il COVID-19 Golia

i bambini con la cetra e con la fionda

MARIA E’ LA GUIDA, IL MONDO E’ L’ORIZZONTE E LA GIOIA E’ LA REGOLA
(Alcuni spunti per i gruppi di preghiera dei bambini)

I gruppi di preghiera dei bambini hanno un punto di partenza certo: la Madonna è la prima responsabile di questo servizio.

Per questo abbiamo pensato che, durante la preghiera, non può mancare una statua della Vergine Maria che, quasi fisicamente, regge e governa tutti i presenti.

Noi ne abbiamo una al nostro fianco, con due piccoli ceri accesi, simbolo di una presenza viva e luminosa che guida passo-passo la nostra orazione.

Questo vale, non solo per chi conduce il momento di preghiera, ma anche per gli stessi bambini.
In massima libertà, abbiamo proposto loro di tenere vicino una piccola statuetta o un’immagine della Madonnina o un piccolo cero acceso. E magari anche di scegliere un posto fisso della propria casa, dove andare fisicamente a pregare.

E’ bello, infatti, attraverso piccoli gesti come questi, educare i bambini a vivere la preghiera come un rapporto concreto, con una Persona viva.
In verità, pregando con i bambini, si scopre ben presto, che sono loro i più creativi e concreti nella relazione con Dio!

A mezzogiorno, ovvero nel momento di preghiera dedicato alle guarigioni, chiediamo ai bimbi, se vogliono, di indicarci personalmente le intenzioni per cui pregare, quelle che portano nel cuore.

In base alla grandezza del gruppo, si decide la modalità: noi per esempio ci facciamo inviare per iscritto le intenzioni che vengono poi lette da chi conduce, volta per volta, prima di iniziare la preghiera.
(Se il gruppo è piccolino, magari,  i bimbi possono anche intervenire in diretta).

E’ fondamentale che i bambini siano e si sentano veramente i protagonisti del momento di preghiera. E’ “la preghiera dei bambini”, perciò sono loro che devono dettare lo stile e il clima.

Per la stessa ragione, abbiamo privilegiato un tipo social network che consenta l’interazione diretta tra i bambini: alla fine lasciamo sempre un momento giocoso, affinché possano comunicare tra di loro.
La stessa preghiera dei bambini, se stimolata in libertà, diventa una specie di gioco santo ed entusiasmante.

Per esempio, terminata la preghiera, noi abbiamo un breve tempo dove i bimbi si salutano, si chiamano, ridono e si cercano tra di loro.
Basta un minuto, loro ne sono felicissimi!

Alle venti di sera, cioè nel momento della preghiera dedicato alla liberazione dalla Pandemia, vogliamo pregare con i bambini, non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo.

Per concretizzare questa intenzione, di fianco alla statua della Madonna, noi mettiamo un Mappamondo.
Inoltre, amiamo ricordare insieme l’immagine dell’Apocalisse che ci ha raccontato padre Massimo: ogni sera, prima di iniziare, chiamiamo l’Angelo che, con una grande coppa d’oro, viene a raccogliere tutte le preghiere dei bambini e poi, volando, le va a spargere su tutto il mondo.

Infine: se ogni momento di preghiera termina con una “festa dei saluti”; all’inizio, mentre attendiamo che tutti i bimbi arrivino all’appuntamento (virtuale), facciamo ascoltare delle canzoni dedicate a Gesù e a Maria. Sono i bimbi stessi che ce le segnalano con tanta gioia…

Insomma, con i bambini in preghiera, tutto diventa occasione di GIUBILO!

«… saluto di padre Massimo …».

Padre Massimo invita le famiglie, gli insegnanti, i catechisti, a far pregare insieme i bambini, partecipando al gruppo già esistente o a formare nuovi gruppi, seguendo le indicazioni che sono nella locandina. Ogni gruppo che nasce è invitato a comunicarlo a: lafaretrapm@gmail.com, indicando anche  il numero di telefono.


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