omelie di padre Massimo

omelia del 18.02.2022

Lettura del Vangelo secondo Marco 9, 42-50

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

Scandalo dei piccoli e combattimento spirituale

È interessante questo Vangelo perché richiama un tema molto attuale: quello dei piccoli, dello scandalo e di quello che ne consegue poi nella comunità. Il punto di vista di Dio su questo scandalo è inequivocabile, il Signore è completamente dalla parte dei piccoli e perciò fa capire che chi compie questo scandalo, chi è l’origine di questo scandalo si mette lui stesso contro Dio. Non ce lo mette nessun altro, ci si mette lui contro Dio e quindi c’è una posizione del Signore che automaticamente rimette sottosopra tutto e fa vedere uno scenario nuovo, che è lo scenario di Dio sulla storia.
Qualche volta diciamo che di Dio non si può sapere nulla, diciamo che Dio è misterioso. È vero che diciamo che di Dio non si può sapere nulla, ma mi sembra che da questo Vangelo di Dio possiamo sapere qualcosa, possiamo sapere quello che pensa Lui riguardo allo scandalo sui piccoli. È chiarissimo che Dio si mette dalla parte dei piccoli. E per questo, voglio dire per questo, se da un lato il Signore è  sempre pieno di misericordia -e rimane così- in questo caso non bisogna confondere la misericordia con una posizione di Dio molto interessante: in Dio è possibile essere pieno di misericordia e nello stesso tempo avere tolleranza zero circa il peccato.
Bisognerebbe proprio stare a pregare a lungo davanti al Signore per comprendere questo.
Ed è questo un discorso molto attuale anche dentro la comunità degli uomini e la comunità della Chiesa. È un discorso che se non viene fatto alla luce di Dio con la presenza dello Spirito rischia di non essere compreso nel modo giusto. Ecco, che significa “chi scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me…” ?
Il Signore usa un’iperbole, enfatizza il suo discorso e dice: meglio per lui se gli fosse messa una pietra sul collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare questo piccolo”
Capite che qui il Signore ci fa entrare dentro di Lui, enfatizza le parole, il suo diventa un discorso che non si può non ascoltare, usa queste espressioni per dire: “aprite bene le orecchie!!” Non ci fermiamo troppo sulla macina, sulla pietra, ma fermiamoci sul fatto che Dio attira la nostra attenzione su quello che ci vuole dire e per questo usa questo discorso quasi cinematografico, per dire: ascoltatemi!
Che cosa dobbiamo ascoltare Signore? Quello che viene dopo: “se la tua mano ti è di scandalo, se il tuo occhio ti è di scandalo, se il tuo piede ti è di scandalo…..”  dice: “Taglialo!”
cioè se la parte attiva del tuo peccato, se tu senti che dentro di te c’è qualcosa che ti porta a peccare, tagliala!
Ma è chiaro, infatti come fai a tagliare lo spirito? Provate un po’ voi a tagliare lo spirito!
San Paolo dice “voglio fare il bene, ma c’è nel mio corpo, nelle mie membra, qualcosa che mi porta a fare il male!”  È nelle membra, è uno spirito che però agisce nelle membra. Come fai a tagliare lo spirito? È interessante, no? Come si fa a tagliare lo spirito? Non ce la faccio! Ma come faccio ad umiliare lo spirito di vanità, lo spirito di superbia? Come faccio ad umiliare lo spirito che mi porta a cercare sempre le attenzioni degli altri? Lo sento, ce l’ho in me tutti i giorni…. Digiuna!
Ma che c’entra il digiuno con lo spirito?
Il digiuno umilia le membra, dove lo spirito vuole prendere dimora. Lo spirito del male cerca sempre una dimora nelle membra, vi ricordate quando viene cacciato? Ne cerca altri sette, di spiriti, per andare ad abitare in quelle membra,  le mie e le tue. Come si caccia?
Dobbiamo imparare a capire come siamo fatti: lo spirito di per sé,  io non posso prenderlo tra le mani, come faccio? Lui va a prendere dimora tra le tue membra, quindi agisce sulle tue sensibilità. Oggi ti accorgi che vai cercando un po’ di affetto in più? Agisci proprio lì! Togliti anche quel poco affetto che hai, perché è vanagloria! Quindi rinuncia anche a quelle attenzioni che ti paiono lecite! Non bisogna essere molli contro lo spirito del male: taglia!
Non possiamo agire a livello dello spirito, perché lo spirito è oltre di noi, ma noi possiamo agire nelle membra. Per questo abbiamo dei sensi, dove può agire lo spirito del male, ma io posso agire in un’altra maniera, cioè io davanti a Dio scelgo di rinunciare anche a quella cosa lì, volontariamente con l’aiuto di Dio!
Come combatto? Combatto così: non dò spazio al maligno e devo rinunciare,  devo tagliare!
Un esempio grandissimo è la lingua: la lingua è un muscolo, ma nella lingua confluiscono un mucchio di spiriti invisibili, prendono dimora lì e dipingono di male la mia vita esistenziale, riempiono la vita di male, la mia e quella degli altri. Quindi io devo esercitare il silenzio, io faccio voto di silenzio! In questa situazione, con queste persone, io faccio un voto di silenzio, cioè scelgo io attivamente e positivamente la rinuncia e il silenzio. Volontariamente il Signore è entrato nella Sua passione e volontariamente io faccio silenzio, perché ogni volta che metto la lingua lì e tocco di nuovo quel tasto lì, io non solo faccio un danno agli altri,  ma lo faccio a me, perché perdo la grazia che avevo chiesto a Dio.
E ogni volta che la lingua ti porta lì sul tuo punto dolens, lì tu perdi la grazia! Ma tu dici “ma è un muscolo, una parola che ho detto cosi…” No! È il segno che tu hai capitolato. È il segno che tu hai capitolato, perché non ti sei fidato di Dio che ti ha detto “stai zitto! sta’ zitta!” È un segno che tu ti sei lasciato sedurre. Un muscolo ti ha fatto capitolare, perché non è solo un muscolo del corpo, ma è il luogo dove agisce lo spirito del male.
Taci significa tagliare! Non dare occasione al diavolo di ingannarti, ma tacere!
Se non abbiamo questi strumenti, come potremmo combattere?
È cosi anche con i bambini capite?
Lo scandalo è così grande, perché I bambini sono l’immagine della purezza. Scandalizzare un bambino significa mettersi contro Dio. È una bestemmia esistenziale, perché Dio è purezza.
Dio è puro Spirito, Dio è Amore e gli angeli dei bambini stanno sempre davanti a Dio. Essi contemplano il Volto di Dio, questo significa che stare davanti a quel bambino è come entrare alla presenza di Dio. E scandalizzare un bambino,  ma anche scandalizzare un piccolo che magari non è un bambino, scandalizzare i più genuini, i più semplici è grave, quindi il Signore attira la nostra attenzione e ci dice: “taglia! taglia! taglia!:  C’è qui in questa pagina del Vangelo un invito ad avere un metodo spirituale, che ha portato tantissimi cristiani nei primi secoli ad andare nel deserto ed iniziare quello che chiamiamo combattimento spirituale. Molte nostre imprese, diciamo così, spirituali capitolano, perché non abbiamo un metodo,  non combattiamo, siamo troppo molli. Non combattiamo! Se io mi accorgo che faccio continuamente un peccato,  significa che comunque non mi sono armato bene,  che non ho capito… Allora io posso non capire per due motivi: uno perché non ci arrivo con la mia testa,  ma posso anche arrivare a non capire perché maliziosamente io non voglio capirlo! Maliziosamente io posso scegliere di rimanere nell’ignoranza per avere una zona franca nella mia vita, dove il mio io, il bambino viziato che sono io, continua a giocare dentro di me, continua a mangiare quello che non deve mangiare, continua a dire quello che non deve dire,  continua a fare…. Quindi a volte scelgo l’ignoranza, ma è una ignoranza autoindotta e quindi è peccato, perché il Signore mi ha fatto già capire quelli a cui io devo rinunciare. Sembra molto duro questo discorso,  ma è molto più vero,  è molto più gradito a Dio, è molto più fecondo!
Se tu ti accorgi, che la tua lingua va a toccare sempre lì, ma è chiaro che hai un demonio dentro di te che ti da fastidio! E come fai ad addormentarti sapendo che hai questo male dentro? Perché non combattiamo?
Ma guardate che questo vangelo già ci porta dentro la Quaresima. Dove vai? Che programmi spirituali fai, se non vuoi allontanarti dal male? Quella zona franca dove noi vogliamo essere semicoscienti, dormire,  non dormire,  quella zona lì è terribile!
E quindi tu devi fare un gesto, tu devi avere un metodo e il metodo è seguire Gesù, fare quello che ha fatto Lui, che ha fatto quel digiuno di 40 giorni per dire che Lui ha preso sul serio il combattimento, nelle Sue membra ha combattuto, non ha dato spazio al male…..
Un conto è avere una misericordia piena verso i peccatori e un conto è verso il male: con il male non si discute mai, con il male non si discute!
Ma lo senti, capisci? Perché ti fa proprio male!
E allora chiediamo questo al Signore, chiediamo a Gesù che ci dia il Suo Spirito, perché Lui riusciva a mettere insieme la fortezza con la tenerezza. Era forte contro il male!
E quando Lui ha portato su di Sé,  ha preso la croce, le sue membra erano deboli, capite? Lui sembrava debole e il demonio Lo attaccava ancora di piu, ma in realtà nello Spirito era fortissimo. E come ha fatto ad essere fortissimo? Non ha dato spazio al male, è stato zitto! È stato zitto e si è completamente affidato a Dio!
Mi sembra che qui ci sia la strada per liberarci di tanti tormenti anche per noi!
Io non credo che dobbiamo fare grossi discorsi per combattere il male, non credo che abbiamo bisogno di mille persone, mille strategie umane… non ci credo a queste cose qui, io credo che dobbiamo prendere sul serio queste indicazioni: il livello degli spiriti del male non si raggiunge con grande Intelligenza, bisogna esserci portati da Dio,  ci porta Lui a combattere, con Lui. Quindi questo Vangelo dobbiamo tenerlo molto caro,  prenderlo sul serio,  perché ciò aiuta poi a crescere,  perché c’è una grande gioia poi a crescere quando ti accorgi che non hai più le membra inquinate dal male. E Dio ti fa sentire la libertà…!!!

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omelia del 14.02 2022

Lettura del Vangelo secondo Marco 16, 15-20

In quel tempo. Apparendo agli Undici, il Signore Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi sarànno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Nuova Evangelizzazione

I due santi patroni d’Europa, Cirillo e Metodio, hanno dato lo spunto alla liturgia di oggi: sono state scelte queste letture perché fanno da sfondo in maniera ottima alla loro vita. Hanno camminato in lungo e in largo per l’Europa, hanno evangelizzato, soprattutto hanno evangelizzato attraverso l’esercizio della carità, hanno riconciliato i popoli.
Popoli che conoscevano Cristo ne avevano poi in qualche modo tradito il messaggio, perché in nome di Cristo si facevano guerra, c’erano contese in nome di Cristo. Purtroppo è una cosa ricorrente nella storia della Chiesa: c’è il primo momento dell’annuncio, la gioia, l’esultanza, l’espansione delle chiese, ma poi le chiese incominciano a rafforzare i propri perimetri, incominciano a dire “noi siamo cosi!” e purtroppo diventano tante volte la brutta copia delle istituzioni umane…. Non sempre, però tante volte succede e succede che si litiga in nome di Dio ed è qualcosa di veramente scandaloso che ferisce proprio il Cuore di Cristo. L’unità: ecco questi due santi hanno amato l’unità delle chiese!
Non mi ricordo il nome,  ma c’è una monaca trappista che è in causa….. o è serva di Dio o va verso la beatificazione, che è morta circa trent’anni fa e ha donato la vita per l’unità della Chiesa, non usciva mai, quindi lavorava i campi e pregava, perché sentiva forte il dolore di Cristo nelle chiese di oggi per la mancanza di unità. Ecco questa vita mi fa pensare molto, perché l’unità, l’amore tra le chiese è l’evangelizzazione più bella: una chiesa funziona se è unita.
Allora quello che tu dici di Cristo trova una visibilità immediata nella comunione tra i fratelli. Una chiesa che è divisa non è molto migliore di nessun altro E così la storia della Chiesa conosce sempre queste riforme, queste evangelizzazioni: qui sono stati I monaci, qui sono stati questi due santi Apostoli che hanno evangelizzato tanti popoli, hanno riconciliato…. Oggi che cosa bisogna fare nella Chiesa? Oggi mettiamo in primo piano questi due grandi apostoli, ma la chiesa di oggi languisce, anche oggi c’è bisogno di una nuova (evangelizzazione) per dirla come Giovanni Paolo, ma anche papa Francesco parla in qualche maniera di uscire, che è la nuova forma dell’evangelizzazione, che sembra non essere una evangelizzazione, questa di papa Francesco, come la intendevamo noi una volta, come degli eserciti che vanno ad evangelizzare.. Papa Francesco ha fatto un passo in avanti,  dice che l’evangelizzazione oggi passa attraverso la mitezza, il rispetto dell’altro, riconoscere la bontà in ogni creatura, in ogni razza, in ogni cultura.  Che è cambiato per caso il Vangelo? No è lo stesso vangelo che si declina e che va in profondità come l’acqua, va sempre più in profondità. Che vuol dire papa Francesco,  che cosa ci sta dicendo oggi la Chiesa? Che bisogna evangelizzare in una maniera che non è come un rullo compressore che passa sopra le culture, le civiltà, le sensibilità…Nemmeno in passato diceva questo la chiesa, però siccome adesso i popoli, le culture, le razze, le religioni convivono come in un cocktail che si vede, è alla portata di tutti, pensare di evangelizzare aprendo la bocca e dicendo: “io vi annuncio Cristo!” e basta non funziona. Bisogna annunciare Cristo con l’amore, con il silenzio, con la pazienza, con la mitezza, con la capacità di riconciliare… perché altrimenti nelle chiese faremo purtroppo sempre quello che vediamo oggi sensibilmente al confine tra la Russia e l’Ucraina!
Due schieramenti!
Quella è la forma plastica degli schieramenti che ci sono anche all’interno della Chiesa: guardateli lì visibilmente! Carri armati di qua, carri armati di là, ognuno c’ha ragione!
Questa contrapposizione è quello che accade anche dentro la Chiesa a volte e non ci si allontana di un millimetro dalla propria posizione.
Ecco, la nuova forma di evangelizzazione secondo me è fare un passo indietro, anche se hai ragione! È fare un passo indietro per fare vivere l’altro, per dargli più spazio!
(Cristo) non si è messo al confini del cuore dell’uomo con la mitraglia dicendo se non vi convertite, vi uccido tutti, ma ha fatto posto a tutti e allora evangelizzare oggi significa avere fiducia nell’amore, avere fiducia nella capacità del Signore che ha un cuore così grande, ha una capacità di amore che entra dentro i conflitti e si fa carico della separazione degli altri, si fa carico dei peccati degli altri, si fa carico della mancanza di tolleranza, si fa carico di tutto quello che è dolore e separazione negli altri: questo Cristo evangelizza!! Cristo che unisce senza fare rumore, che da la vita per gli altri, che crea degli spazi di vita buona. Ecco il Vangelo buono, la buona notizia, un Cristiano crea un costume di vita, uno stile di vita dove si può vivere con i più diversi. Questa è l’evangelizzazione oggi!
Perché se tu fai come gli schieramenti in Ucraina e ti metti così sulla linea di confine, separi ancora di più!  “Io sono cosi”, io direi quasi che il cristiano deve dire il contrario, “io posso diventare anche altro” Il cristiano deve dire “io posso diventare anche altro per amore tuo. Per amore tuo io posso diventare anche altro, non vado a marcare “io sono”, perché c’è solo Dio che può dire “Io Sono”… ma per amore tuo io divento anche altro, io divento maledizione,  per amore tuo io mi abbasso,  per amore tuo io ti faccio vivere.  Ma si può dire questo? Oppure dobbiamo dire “la nostra religione è la migliore di tutte!” ? Non ci sarà mai comunione così! Bisogna tornare a Gesù, al Cuore di Gesù, al Suo Sacratissimo Cuore che si apre per fare entrare tutti, i vicini e i lontani.  E credo che questa nuova evangelizzazione richieda degli apostoli che si sono formati sulla strada della vita,  non tanto sulle accademie,  che si sono formati sulle strade della vita dentro le famiglie,  dentro i luoghi dove si lavora,  dove si capisce che se non hai un cuore docile,  non puoi vivere con gli altri.  Ecco mi sembra che anche questa nuova Europa abbia bisogno soprattutto di un nuovo annuncio del Vangelo,  fatto proprio nell’amore E perciò siamo noi i primi ad essere interpellati ad essere anche un po’ un collante, a fare da collante dentro questa società così frammentata.  E si fa da collante proprio cercando di diventare quello che ancora non siamo, cercando di assumere l’altro, di vederne la bellezza sorgiva, che fa riferimento a Colui che ha generato anche me, pur nella diversità. Mi sembra che in passato noi dicevamo più cosi: “noi abbiamo ricevuto la verità, abbiamo il dovere di dirla a tutti”
Giusto! Ma anche gli altri sono nati dalla verità! Cambia, eh? Cambia!
E ringraziamo il Signore che ci dà la luce, ci fa crescere e non ci abbandona mai!

La parola di Dio è un dardo infuocato