VI Domenica dopo Pentecoste

«… il vero giogo del Signore …».

Lettura del Vangelo secondo Matteo 11, 27-30

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, “e troverete ristoro per la vostra vita”. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Catechesi di padre  Massimo di Domenica  30 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Matteo 11, 27-30.

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«… vi darò ristoro …».

Omelia di padre  Massimo di Domenica  30 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Matteo 11, 27-30.

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Santi Pietro e Paolo, apostoli

Basilica di San Nicola – Tolentino  29 giugno 1994

ordinazione sacerdotale di padre Massimo Giustozzo osa

padre Massimo e mons. Tarcisio Carboni Vescovo della diocesi di Macerata

«… seguimi …».

 Lettura del Vangelo secondo Giovanni 21, 15b-19

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Catechesi di padre  Massimo di Sabato  29 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Giovanni 21, 15b-19.

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«… la grazia di Dio …».

Omelia di padre  Massimo di Sabato  29 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Giovanni 21, 15b-19.

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Venerdì della settimana della V Domenica dopo Pentecoste

sant’ Ireneo

«… amore purissimo …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 8, 26-33

In quel tempo. Il Signore Gesù e i discepoli approdarono nel paese dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. Era appena sceso a terra, quando dalla città gli venne incontro un uomo posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma in mezzo alle tombe. Quando vide Gesù, gli si gettò ai piedi urlando, e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». Gesù aveva ordinato allo spirito impuro di uscire da quell’uomo. Molte volte infatti si era impossessato di lui; allora lo tenevano chiuso, legato con catene e con i ceppi ai piedi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui. E lo scongiuravano che non ordinasse loro di andarsene nell’abisso. Vi era là una grande mandria di porci, al pascolo sul monte. I demòni lo scongiurarono che concedesse loro di entrare nei porci. Glielo permise. I demòni, usciti dall’uomo, entrarono nei porci e la mandria si precipitò, giù dalla rupe, nel lago e annegò.

Catechesi di padre  Massimo di Venerdì 28 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 8, 26-33.

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«… nuovi demoni …».

Omelia di padre  Massimo di Venerdì 28 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 8, 26-33.

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Giovedì della settimana della V Domenica dopo Pentecoste

«… non temere, il Signore è con te …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 8, 22-25

In quel tempo. Avvenne che, un giorno, il Signore Gesù salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: «Passiamo all’altra riva del lago». E presero il largo. Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Una tempesta di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. Si accostarono a lui e lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». Ed egli, destatosi, minacciò il vento e le acque in tempesta: si calmarono e ci fu bonaccia. Allora disse loro: «Dov’è la vostra fede?». Essi, impauriti e stupiti, dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che comanda anche ai venti e all’acqua, e gli obbediscono?».

Catechesi di padre  Massimo di Giovedì 27 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 8, 22-25.

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«… per gli uomini di tutti i tempi …».

Omelia di padre  Massimo di Giovedì 27 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 8, 22-25.

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«… Adorazione Eucaristica …».

 

 


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Mercoledì della settimana della V Domenica dopo Pentecoste

san Cirillo d’Alessandria

«… essere discepolo …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 8, 19-21

In quel tempo. Andarono dal Signore Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Catechesi di padre  Massimo di Mercoledì 26 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 8, 19-21.

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«… nel cuore di Gesù …».

Omelia di padre  Massimo di Mercoledì 26 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 8, 19-21.

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Martedì della settimana della V Domenica dopo Pentecoste

«… la profondità della Parola …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 8, 16-18

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Catechesi di padre  Massimo di Martedì 25 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 8, 16-18.

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Natività di san Giovanni Battista

«… un prodigio …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 1, 57-68

In quel tempo. Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo».

Catechesi di padre  Massimo di Lunedì 24 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 1, 57-68.

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«… un giorno speciale …».

Omelia di padre  Massimo di Lunedì 24 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 1, 57-68.

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V Domenica dopo Pentecoste

«… la parola del vangelo …».

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 12, 35-50

In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla folla: «Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce». Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose loro. Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E la forza del Signore, a chi è stata rivelata?». Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse: «Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca!». Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio. Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

Catechesi di padre  Massimo di Domenica 23 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Giovanni 12, 35-50.

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«… lo splendore del Padre …».

Omelia di padre  Massimo di Domenica 23 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Giovanni 12, 35-50.

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Sabato della settimana della IV Domenica dopo Pentecoste

«… il comando del Padre …».

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 10, 14-18

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai farisei: «Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Catechesi di padre  Massimo di Sabato 22 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Giovanni 10, 14-18.

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«… per amore …».

Omelia di padre  Massimo di Sabato 22 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Giovanni 10, 14-18.

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Venerdì della settimana della IV Domenica dopo Pentecoste

san Luigi Gonzaga

«… la sapienza …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 7, 24b-35

In quel tempo. Il Signore Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro. A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

Catechesi di padre  Massimo di Venerdì 21 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 7, 24b-35.

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«…  il popolo si è fatto battezzare …».

Omelia di padre  Massimo di Venerdì 21 giugno  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo  del rito Ambrosiano – Luca 7, 24b-35.

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